Il nuovo impianto Tv contro i disturbi LTE

Con l’avvento della Televisione Digitale Terrestre (DTV), gli operatori del settore hanno avuto a disposizione una quantità di canali sufficiente a coprire l’attuale domanda del mercato. In un solo canale analogico del vecchio sistema sono ospitati ad oggi fino ad 8 canali in tecnologia digitale.

Una fetta della gamma UHF utilizzata in precedenza si è resa perciò disponibile e verrà occupata prossimamente da altri servizi, quali quelli di telefonia mobile LTE (Long Term Evolution).

A partire dal 2013, in Italia i gestori di telefonia mobile potranno utilizzare per le trasmissioni wireless LTE il campo di frequenze occupato un tempo dal canale UHF 61 (791 MHz) fino al canale 69 (855 MHz).

I ripetitori saranno distribuiti capillarmente sul territorio, soprattutto all’interno delle aree urbane densamente popolate e trasmetteranno con elevate potenze, fino a 2 kiloWatt.

 Recenti studi valutano che disturbi alla ricezione TV saranno possibili fino ad un chilometro di distanza dalle antenne LTE.Il problema dell’interferenza per la ricezione televisiva è quindi concreto. Le alte potenze in gioco dei ripetitori LTE e la loro vicinanza fisica alle antenne TV, creerà disturbi importanti non solo ai canali prossimi al fine gamma UHF, ma su tutto lo spettro DTV. Potrebbero manifestarsi fastidiosi squadrettamenti (effetto mosaico), blocchi completi dell’immagine televisiva o addirittura danni irreversibili alle centraline per eccesso di segnale.

Si stima che almeno il 3 o 4 % dei televisori italiani sperimenteranno problemi di ricezione e prove sul campo confermerebbero scenari ancora più pessimistici. Anche l’emissione in uplink, proveniente dagli smartphone, pur di bassa potenza, potrebbe disturbare lo spettro TV all’interno delle abitazioni. I gestori telefonici saranno tenuti a mettere in atto ogni contromisura tecnica utile a ridurre il fenomeno, ma ciò probabilmente non sarà sufficiente! Vista la vasta tipologia di impianti TV e di situazioni locali, si verificheranno casi che andranno comunque valutati installazione per installazione, e dove gli installatori dovranno scegliere quali contromisure tecniche adottare.

IL CENTRO ELETTRONICO CORBETTA viene in soccorso offrendo una soluzione semplice ed immediata da applicare tra antenna e centraline di vecchia generazione. Sono barilotti (filtri passabasso) provvisti di connessioni F maschio/femmina di dimensioni contenute che attenuano di circa 50/60 dB i segnali nella banda LTE compresa tra il canale 61 e 69 UHF. Questi dispositivi per la massima efficacia devono essere montati prima dell’amplificazione dei segnali d’antenna, quindi all’ingresso delle centraline.

In molti casi questa soluzione potrebbe non bastare!

 IL CENTRO ELETTRONICO CORBETTA consiglia inoltre, per ottenere un impianto a regola d'arte efficace contro le interferenze LTE (e non solo), di:

1. usare esclusivamente cavi e connettori con elevate schermature,  (classe A o superiori), per evitare interferenze provenienti da segnali che incidono direttamente sul cavo coassiale questo sia nelle dorsali principali dell’impianto che sulle diramazioni di piano e nei cordoni di collegamento presa/televisore.

2. usare centrali di testa programmabili, centralini larga banda con ingressi ottimizzati con filtri integrati fino al canale 60, centrali modulari e miscelatori schermati con tagli di frequenza dedicati in modo da ridurre il piu' possibile i disturbi provocati dall' LTE.

3. usare antenne TV con tagli di frequenze dedicate ed una serie di prodotti ( FILTRI, DIVISORI, PARTITORI) studiati ad hoc per annullare le interferenze dell'LTE.


 

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